Il 2 maggio è la “Giornata mondiale del tonno”, uno dei pesci più importanti per il settore della pesca e per l’equilibrio ecologico dei mari. Il tonno è uno dei predatori marini più iconici e importanti, sia per l’ecosistema oceanico che per l’alimentazione umana.
La pesca di questo gigante del mare ha un impatto importante sulle delicate interazioni tra le diverse specie della fauna marina e la sua permanenza nei nostri mari è profondamente intrecciata con l’equilibrio biologico tanto importante per la vita degli oceani.
Il fascino della pesca del tonno
La pesca del tonno è una pratica antica che risale a migliaia di anni fa. Le comunità costiere in tutto il mondo sono state spesso dipendenti dal tonno come fonte primaria di cibo e sostentamento. Tuttavia, con l’avanzare della tecnologia e l’aumento della domanda globale di tonno, la pesca del tonno è diventata un’industria multi-miliardaria che coinvolge navi, reti e tecnologie sofisticate.
I metodi di pesca del tonno variano da regione a regione e possono includere tecniche tradizionali come la pesca con la lenza fino a tecniche moderne come la pesca industriale con reti da posta.
In Sicilia la pesca del tonno fino al secolo scorso era un’attività molto redditizia. Lungo le coste dell’Isola era presente un sistema di tonnare dove insistevano gli stabilimenti di lavorazione del pesce. In prossimità di questi ultimi veniva calato in mare il sistema di reti che conducevano i tonni nella cosiddetta “camera della morte” dove avveniva la mattanza. Questo sistema di pesca piuttosto cruento ormai non è più adottato, ma fino a qualche decennio fa costituiva un forte richiamo turistico per l’isola di Favignana, ultimo avamposto della pesca del tonno con postazione fissa.
Il tonno e l’ecosistema marino
Il tonno gioca un ruolo cruciale nell’ecosistema marino come predatore di alto livello. Come parte della catena alimentare oceanica, il tonno regola le popolazioni di pesci più piccoli, mantenendo l’equilibrio ecologico. Inoltre, la migrazione del tonno influisce sulla distribuzione di altre specie marine lungo le rotte migratorie.
Negli anni passati la pesca eccessiva di questa specie ittica ha sollevato parecchie preoccupazioni riguardo alla sostenibilità delle popolazioni di tonno, portando all’adozione di politiche mirate a maggiore responsabilità nella gestione di questa risorsa ittica. La sovrapesca del tonno, infatti, può avere conseguenze devastanti sull’ecosistema marino. La riduzione delle popolazioni di tonno causa squilibrio nella catena alimentare, con effetti negativi su altre specie marine e sull’ecosistema nel suo complesso.
Per garantire che il tonno continui a svolgere il suo ruolo vitale nell’ecosistema marino e a fornire un’importante fonte di cibo per le generazioni future, è essenziale adottare un approccio olistico alla sua conservazione e gestione. Solo attraverso sforzi congiunti a livello globale possiamo proteggere il tonno e preservare l’equilibrio degli oceani per le generazioni a venire.
La pesca del tonno oggi
La cattura dei tonni oggi avviene utilizzando moderne e sofisticate tecnologie e adottando pratiche di pesca più responsabili basate sul regime di quote. Le quote, in pratica, sono i quantitativi massimi assegnati dalla Ue ai singoli Paesi membri e da questi poi alle singole imprese ittiche.
Mettendo al centro del proprio operato sostenibilità, eticità e legalità, Blu Ocean lavora esclusivamente il tonno che è stato pescato rispettando le regole condivise in ambito europeo e nazionale e finalizzate al mantenimento dello stock ittico necessario all’equilibrio della vita nel mare. Blu Ocean, pertanto, acquista il tonno dalle imprese ittiche autorizzate e nell’ambito delle quantità ammesse. “Il nostro faro è la sostenibilità. E in questo ambito ci muoviamo adottando scelte rigorose di cui andiamo fieri. Siamo convinti – afferma Marco Lo Coco, presidente di Blu Ocean – che se tutti adottassimo scelte coraggiose, anche se a prima vista complicate, su ambiente, transizione ecologica, stagionalità, competitività, welfare, capitale umano, potremmo lasciare alle future generazioni un mondo migliore”.
Il tonno nell’alimentazione dell’uomo
Dal punto di vista nutrizionale, il tonno è una fonte preziosa di proteine di alta qualità, acidi grassi omega-3, vitamine e minerali essenziali. La sua carne versatile è ampiamente utilizzata in una vasta gamma di piatti, dalle insalate ai sushi, dalle conserve alle bistecche grigliate.
Tuttavia, la crescente domanda di tonno ha portato a problemi di sovrasfruttamento delle risorse ittiche e all’esaurimento delle popolazioni di tonno in molte parti del mondo.
Il tonno è come il maiale
“Il tonno è come il maiale, ci ripeteva sempre nonno Nino”, ricordano Antonio e Marco Lo Coco. Di questo gigante del mare non si butta via niente.
La sua carne rossa gustosa e ricca di proteine, costituisce unalimento fondamentale in molti regimi alimentari nel mondo. Ma è anche l’ingrediente base di numerose preparazioni gourmet e rappresenta un vero e proprio “cavallo di battaglia” per molti professionisti della cucina. Oltre alle sue versatili carni, ci sono altre parti del tonno che possono essere altrettanto gustose e nutrienti, se non addirittura più preziose.
Prendiamo, ad esempio, le pinne. Quelle del tonno possono essere utilizzate per preparare zuppe, brodi e persino piatti fritti. Ricche di collagene, le pinne aggiungono corpo e sapore a molti piatti tradizionali della cucina orientale.
Poi c’è la pelle che può essere essiccata e utilizzata per preparare snack croccanti e sani ricchi di proteine. In alcuni casi, la pelle del tonno può essere anche lavorata per produrre pelle di pesce, un materiale pregiato utilizzato in vari settori, dall’abbigliamento alla pelletteria. E infine le interiora del tonno, spesso scartate, possono essere trasformate in pietanze deliziose.